Secondo appuntamento di “Fuori Campo alle 11”, Barbara Fontanesi incontra i ragazzi della Nazionale di Calcio Amputati. Il fondatore e capitano Francesco Messori: «sembrava impossibile, ora siamo una famiglia»

In concomitanza col 25 aprile, anniversario della liberazione nazionale dal nazifascismo, va in scena la seconda puntata di Fuori Campo alle 11 all’insegna di temi come l’amicizia, l’altruismo e il rispetto. Barbara Fontanesi ha incontrato in diretta sulla pagina Facebook dell’associazione alcuni dei protagonisti della Nazionale Calcio Amputati, i quali ci hanno raccontato la storia di questo ambizioso progetto, partendo da come è nato e arrivando a delineare gli orizzonti del prossimo futuro, purtroppo sempre più incerto a causa dei recenti avvenimenti legati al Coronavirus.

A rompere il ghiaccio è il capitano della squadra Francesco Messori, il quale è anche il fondatore della squadra e autore del libro “Mi chiamo Messi”. Da un sogno che sembrava impossibile, alcuni anni fa è riuscito a dare forma e luogo a questo ambizioso progetto che oggi grazie alla collaborazione con FISPES è cresciuto sempre di più, avendo la possibilità di raccogliere ragazzi delle età più disparate dai 15 fino all’età adulta oltre ad «avere la possibilità di poter entrare nell’orbita della FIGC», come riportato da Renzo Vergnani Commissario Tecnico della Nazionale Calcio Amputati. «Il percorso è stato lungo – prosegue il mister – all’inizio l’obiettivo era solo quello di diventare atleti, ora abbiamo anche un nostro campionato e siamo cresciuti sotto tutti gli aspetti sportivi da quello tecnico a quello fisico. Insomma in poco tempo sono stati fatti passi da gigante». Dopo di lui ha preso la parola Paolo Zarzara, vice-allenatore della squadra, che ha sottolineato la grande forza di questo gruppo, l’amicizia: «quando si entra in campo si è tutti uguali, non avere un arto o un difetto non significa affatto non essere normali». a conferma di come lo sport per questi ragazzi sia la risorsa più importante per ritornare alla normalità.
In un secondo momento è intervenuto anche Lorenzo Mercantognini, uno degli attaccanti più giovani della squadra, che ha preso parte al progetto della Nazionale sin da ragazzino: «a 15 anni grazie all’incoraggiamento di mia sorella mi sono avvicinato alla squadra e ho iniziato a seguire le prime partite, anche se non potevo giocare, poi sono entrato anch’io sempre più all’interno del progetto». Il caso di Lorenzo è sicuramente molto singolare dato che è uno di quegli atleti in rosa a poter vantare la propria partecipazione con profitto a realtà multi-sportive. Infatti, “Lollo”, come viene soprannominato dai compagni, dal 2015, con il sostegno fondamentale del padre, ha intrapreso anche una personale carriera in atletica leggera, arrivando persino a battere il record mondiale nei 400 metri l’11 giugno dello stesso anno. «Quello è stato uno dei momenti più belli della mia vita – ha chiosato il giovane atleta – perché per la prima volta in vita mia ho potuto tenermi tutte le emozioni derivanti dalla vittoria per me senza condividerle con nessun altro. Questo è un po’ il vantaggio degli sport individuali, anche se il calcio, che è uno sport di squadra, rimane al primo posto». Lorenzo dice questo con un po’ di incertezza dal momento che attualmente avrebbe la possibilità di partecipare alle prossime paralimpiadi che potrebbero disputarsi contemporaneamente ai prossimi campionati europei. A tal proposito, e vista la crescente presenza di giovani ragazzi che come lui praticano più discipline sportive oltre al calcio, hanno commentato anche i suoi allenatori, i quali hanno precisato che «è stata lasciata la piena libertà ai ragazzi, le porte sono sempre aperte e ci auguriamo che non debbano mai essere costretti a fare scelte di questo genere, ma ad incerto livello forse una scelta sarà necessario farla, data la diversità delle preparazioni richieste per ogni disciplina sportiva ed anche per tutelare quindi il fisico stesso dei ragazzi, impegnati in competizioni talvolta molto differenti fra loro».
Infine è intervenuto nuovamente Francesco, il quale ci ha parlato del legame fra genitori e calciatori della squadra a partire dalla sua esperienza personale: «i miei genitori sono stati i primi ia credere in me e per questo mi ritengo fortunato perché non è affatto scontato che una coppia di genitori sia in grado di gestire un problema come la disabilità del proprio figlio. Mamma e papà sin da quando ero bambino, invece, mi hanno dimostrato che la mia disabilità non deve essere assolutamente un limite o un problema, ma mi hanno insegnato a gestirla con me stesso e con gli altri. Ovviamente il fatto che mia madre sia stata una calciatrice mi ha aiutato ad avvicinarmi al mondo dello sport ed è la prima a fare il tifo per me come del resto i genitori di tutti i miei compagni di squadra che ci seguono e ci supportano in tutto ciò che facciamo». Sulla stessa linea d’onda gli allenatori che concludono ringraziando tutte le famiglie dei propri ragazzi perché è solo «grazie a loro se molti dei nostri atleti si sono avvicinati alla nostra realtà e hanno in questo modo avuto la possibilità di ricominciare a vivere». Sempre in chiusura Francesco unitamente a Renzo e Paolo hanno voluto fare anche un piccolo bilancio vista la fine del lockdown e l’imminente inizio della fase 2 relativa all’emergenza Cornavirus: «Non sappiamo cosa cambierà, forse niente, ma ci auguriamo che le cose e le persone nella nostra società possano cambiare in meglio. Adesso è necessario ricominciare a vivere e a lavorare ed anche lo sport potrà ripartire, ma solo in sicurezza per cui prevediamo che soprattutto gli sport di squadra saranno le ultime attività sportive a riprendere».
Inoltre ricordiamo che alla visione della diretta di questa mattina sono stati invitati anche i ragazzi delle classi seconde appartenenti alla scuola secondaria di primo grado Parco Ducale, appartenente all’Istituto Comprensivo Sassuolo 2 Nord, che hanno aderito al progetto “Fuoriclasse” in vista di un successivo incontro con Francesco Messori in modalità telematica.

Prossimo appuntamento : “Fuori Campo alle 11” ritornerà il prossimo sabato, 2 maggio, sempre alle 11:00 con nuovi ospiti in diretta come di consueto sulla pagina Facebook dell’associazione .