Fuori Campo: la storia…

In occasione della giornata delle primarie e della probabile elezione del “rottamatore”,  credo vada rivendicato un importante concetto, spesso bistrattato anche nello sport, affinché non si diventi generalisti e quindi populisti nel senso peggiore del termine. Se nella cultura orientale si intraprendono migliaia di chilometri per andare ad ascoltare i vecchi saggi del villaggio spesso diventati tali perché nella loro vita hanno TOLTO (spesso vivono in povertà), nella cultura occidentale vengono considerati saggi coloro che hanno AGGIUNTO (come se l’abbondanza fosse sinonimo di ricchezza spirituale e morale) mentre i vecchi pare stiano diventando solo un peso sociale da relegare in qualche bocciofila o bar di periferia.

La vecchiaia è un concetto che dovrebbe andare di pari passo con la qualità dei kilometri trascorsi da ognuno di noi: se la mia vita l’ho trascorsa passando dalla fotocopiatrice all’attaccapanni di un ufficio, certo non avrò molto da dire.

Anziché chiedere “Quanti anni hai?” sarebbe opportuno chiedere “Quanti kilometri hai fatto?” in termini di esperienza di vita…

La quantità e la qualità dei kilometri trascorsi, per quanto mi riguarda, danno senso alla vita… continua