Decimo appuntamento di “Fuori Campo alle 11”, la Run 5.30 raccontata da Sabrina Severi: «il podismo è una questione di condivisione solidarietà».

Per la decima puntata di “Fuori Campo alle 11” Barbara Fontanesi ci porta alla riscoperta della Run 5.30, ripercorrendo insieme alla sua fondatrice, Sabrina Severi, le tappe fondamentali di questa grande iniziativa sportiva all’insegna del benessere.

La Run più famosa d’Italia ha origini modenesi, infatti, ormai 11 anni fa ha preso forma per la prima volta questo ambizioso progetto non competitivo volto alla riscoperta e alla diffusione di valori quali lo sport e il benessere. Da un’idea di Sabrina Severi e di suo marito Sergio, i quali erano soliti camminare la mattina presto prima di recarsi al lavoro, una salutare abitudine è diventata un evento internazionale che ad oggi raccoglie stagione dopo stagione migliaia di persone ad ogni tappa dei suoi tour annuali. Dopo il debutto a Modena nel 2009, attualmente la Run 5.30 è presente in 11 città italiane e da qualche anno ha anche oltrepassato i confini nazionali, approntando prima in Inghilterra, più precisamente a Brighton, e poi sulle sponde americane dell’atlantico con un evento eccezionale tenutosi nella cornice mozzafiato di New York.
Radunati nel nome di un consapevole e sano stile di vita, i numerosi partecipanti della Run 5.30 sono il riscontro tangibile del solco tracciato in questi anni dall’attività di Sabrina che ha convogliato in questo grande progetto il suo lavoro e la sua grande passione per i giovani e lo sport: «da sempre sono molto legata ai ragazzi e alla loro educazione alimentare e sportiva. Sono queste le motivazioni che mi hanno spinta ad intraprendere questo cammino e a stilare il mio personale decalogo per un equilibrato e sano stile di vita». Non a caso, l’impegno e la mission di Run 5.30 non si limitano all’organizzazione di corse non competitive, ma si estende anche al di fuori dei suoi appuntamenti. Attraverso un personale blog Sabrina ha, infatti, iniziato da qualche tempo a diffondere progetti ed iniziative che a partire dalla sua Run guardano, però, al futuro. «la recente epidemia è stata uno shock per tutti noi e ci ha costretto ad uno stile di vita ancora più sedentario di quanto non lo fosse già prima. Adesso più che mai, seppur a piccoli passi, dobbiamo riprenderci il nostro spazio, uscire e ricominciare daccapo la nostra vita sociale, divertendoci e mangiando sano». Di qui ha continuato descrivendo con precisione la sua mission: «il nostro obiettivo consiste nel raggiungimento del benessere cioè dello stare bene con sè stessi e con gli altri – spiega – questo non significa fare terribili sacrifici come le diete di un tempo, bensì adottare uno stile di vita che faccia della determinazione e della perseveranza i suoi imperativi». Le buone abitudini possono, dunque, essere un ottimo punto di partenza per vincere la paura derivante dall’emergenza Coronavirus che ha paralizzato la nostra società. Lo stare insieme andrà ripensato e proprio a proposito di questo ha detto: «i tempi della nostra vita andranno rivalutati: dallo stare a casa, al lavoro o al tempo libero. Per questo abbiamo iniziato a proporre progetti innovativi alle aziende per dare alla possibilità ai propri dipendenti di vivere meglio e quindi di poter lavorare meglio». Secondo Sabrina nella vita sono tre le dimensioni più importanti da curare: quella alimentare, quella sportiva e infine quella emotiva: «avere un buon stile di vita consiste nel aver trovato equilibrio fra queste tre dimensioni fondamentali. Noi siamo ciò che mangiamo e dietro al cibo molto spesso non ci sta solo l’appetito. Il movimento è la chiave per capire meglio noi stessi e per mettere armonia».
Infine, prima di lasciare il nostro webinair, ha delineato i prossimi obiettivi da raggiungere: «quest’anno non abbiamo potuto fare eventi e tutto inevitabilmente è stato rimandato al prossimo anno. Il nostro augurio è quello di poter concludere il tour del prossimo anno a Riccione, città in cui si sarebbe dovuto chiudere il tour del 2020. Inoltre, alla luce della recente esperienza dovuta al COVID-19, ho intenzione di ampliare la nostra presenza online proponendo nuovi programmi e seminari per poter accompagnare anche da casa le persone in questo percorso di auto-miglioramento a partire dalla ridefinizione del rapporto col cibo e con il movimento».

Prossimo appuntamento : “Fuori Campo alle 11” ritornerà il prossimo sabato, 27 giugno, per l’ultima puntata della stagione, sempre alle ore 11:00 con Fabio Fasulo, regista e video maker, che ci racconterà il suo progetto ROAD TO FORTY. Come di consueto potrete seguire la nostra diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’associazione .