8 Marzo dedicato a Samia Yusuf Omar…

Arriva con 10 secondi di distacco nella batteria dei 200 metri alle Olimpiadi di Pechino 2008, ma la cosa incredibile è che tutto lo stadio, i giornalisti e le telecamere sono PER LEI.

Lei è SAMIA, una diciassettenne somala, che da quando ha 7 anni si allena in una Mogadiscio falcidiata dalla guerra. La più grande di sei figli, nacque nel 1991 in una famiglia povera di Mogadiscio, da un uomo ucciso da un proiettile d’artiglieria e da una fruttivendola.
Corre per anni con le scarpe del fratello, perché non ne aveva altre.
Si è allenata di notte, per sfuggire a proiettili, posti di blocco ed estremisti.

A 10 anni vince la sua prima gara e da lì non perderà più…
E il comitato olimpico Somalo si accorge di lei, proponendole di allenarsi per le Olimpiadi di Pechino.

Come detto, a Pechino ci arriva e, mentre le altre atlete sono muscolose e vestite super tecniche, lei è gracile, ha una semplice maglia bianca e una fascia tra i capelli regalatale dal padre.

Torna a Mogadiscio e le cose sono addirittura peggiorate, lo sport incarna quel mondo occidentale tanto odiato dagli integralisti.
Ma lei inizia a ricevere lettere su lettere di donne che la ringraziano e allora decide di continuare in ciò che sa fare meglio… CORRERE.

Si allena per le Olimpiadi 2012.

Londra è lontana, impiega 15 mesi a raggiungere Tripoli… dopodiché s’imbarca su un barcone per l’Italia con l’intento di giungere in Europa e trovare un allenatore per partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012.
Al largo di Lampedusa, il barcone ha un avaria e viene intercettato dalla guardia costiera Italiana, che lancia cime in mare.
Alcuni si gettano in acqua… E lei è tra loro.

SAMIA ha vissuto per anni a due passi dal mare… Ma non ha mai potuto andarci a causa della guerra… Quindi non sa nuotare e il suo sogno finisce lì.

Sembrerebbe una sconfitta clamorosa, eppure come a Pechino… anche qui diventa un simbolo: rappresenta il coraggio, la libertà e la rivincita.

Questa volta non lo stadio ad essere in piedi per lei, ma il mondo intero…